Atalanta-Inter, Spalletti in conferenza stampa: "Domani partita insidiosa"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Atalanta-Inter, la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Atalanta-Inter, match della dodicesima giornata della Serie A 2018/2019

Domani l’Inter sarà impegnata nel lunch-match della dodicesima giornata della Serie A 2018/2019 contro l’Atalanta di Gasperini. Alla vigilia del match, che si giocherà a Bergamo, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha parlato nella consueta conferenza stampa pre partita. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione.

“I più stanchi a centrocampo sono quelli che hanno giocato di più. Broozovic sia come minutaggio sia per quello che mette lui durante le partite: parlano i numeri, ma è quello che lega di più il gioco, dalla metà campo alla Curva Nord. Fa partecipare tutta la squadra alla manovra. Va valutato oggi il suo recupero. Borja Valero ha fatto un pezzo di partita con qualità importante, ma è stata ridotta nei minuti in base alle mie scelte. Nainggolan ha tentato di fare quello che ci ha abituato, si è messo a disposizione, ma è tornato un po’ indietro per la sua condizione, difficile che sarà della partita”.

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“Non so quale possa essere il massimo della difficoltà di domani. Se è dieci, dico dieci. Può essere anche il massimo se noi non consideriamo che l’ultima partita della sosta è quella di domani, non è stata quella di martedì. Questo spesso succede nella testa dei calciatori e farsi ritrovare nella condizione mentale di valutare la prossima partita un’estensione della Champions è fondamentale perché gli si portano davanti i numeri che ha l’Atalanta. Soltanto il fatto che non sia tra le primissime in classifica come nome non la fa essere lì, ma se si considerano i numeri che si porta dietro ci troviamo una squadra di alta classifica. Paga il fatto che all’inizio di stagione non sia riuscita a capitalizzare la mole di gioco che ha fatto e a fare gol per il gioco prodotto. Hanno più tiri in porta e occasioni da gol superiori a noi e in quel campo (in casa, ndr) si esaltano. Hanno forza fisica e mentale. In tutto questo c’è di mezzo Gasperini, che fa bene al mondo del calcio. Influisce a renderlo più bello e moderno. Non c’è da falsare nulla, ai giocatori si presenta quel che troveremo domani”. 

“Gesto Mourinho? Ci sono pressioni emotive, soprattutto in determinate partite e il rischio di cadere in qualche piccola reazione c’è. Poi se vai a stuzzicare un leone, è chiaro che il leone ruggisce”.

“Lautaro Martinez sta bene, sta vivendo questo periodo come Keita, Candreva, Ranocchia, Joao Mario, come Politano in alcune partite. Come me in alcune partite”.

“Per quanto riguarda il centrocampo si possono usare benissimo tutte e due i moduli (4-3-3 e 4-2-3-1, ndr) senza andare a rischio di poter fare delle suddivisioni ben precise. Il vertice alto o basso è facilmente scambiabile durante le fasi di gioco. Spesso in un centrocampo a tre, che sia con il mediano basso o con i due mediani e l’uomo avanzato in trequarti si modifica da solo durante la partita. Ci si trova entrambe le soluzioni in qualsiasi impostazione si inizi. Posso dire che inizio con il 4-2-3-1 ma poi nello sviluppo diventa 4-3-3 e viceversa. Fa la differenza se una squadra avversaria ha un play che detta i tempi alla partita, allora bisogna dargli un occhio in più per dargli meno spazio, ma deve essere un po’ di tutti. Si va avanti così perché con il regista basso e due mezzali ti dà più soluzioni offensive, l’altra te ne dà meno e qui vengono chiamati in causa anche i terzini. La striscia positiva? E’ quello che dovevamo fare dopo la partenza. Il nostro deve essere un campionato di quel livello, se poi per un periodo te la prendi comoda è chiaro che per un altro periodo devi andare più forte. Mi aspettavo questa reazione, anche se poi queste striscie di buoni risultati riempiono un po’ il serbatoio di convinzione e buone cose. C’è da stare però attenti a non andare a stimolare quello della presunzione perché le due cose sono molto vicine. Naturalmente quelli che sono i buoni risultati non ti danno il diritto di poter mollare di un centimetro, tanto più se l’avversario è l’Atalanta”.

“Non sono io che ho cambiato il ruolo ai giocatori, sono loro che fanno vedere di avere quelle caratteristiche, sono top calciatori. E’ chiaro che ci abbinano anche quella convinzione di avere delle qualità importanti alla forza che poi va a determinare le partite. Brozovic è su questa strada qui: ha il piede con la bussola direzionante. Va a sapere dove va portato il discorso e la palla, nello scorrimento della partita prende continuamente notizie e le va a usare in maniera corretta. E’ diventato un giocatore importante per noi. Ritengo che ne servano tanti per arrivare in cima al campionato, lui uno di questi”.

“Secondo me la Juventus è la più forte di tutti e probabilmente vinceranno il campionato, però ci sono squadre e difficoltà durante lo scorrimento di un campionato come quello italiano che possono minare queste certezze o qualità. Per cui tutte le altre squadre dovranno essere impeccabili e dovranno cercare di fare l’impossibile. A volte si è verificato anche l’impossibile e spesso ci hanno messo mano le persone, la convinzione di poter cambiare un momento o un percorso in base a questa forza, al fatto di crederci e non mollare fino in fondo. Al fatto di non darla mai vinta anche dopo il triplice fischio”.

“Atalanta più difficile del Barcellona? Dipende dalla maturità dei calciatori. Una striscia è stata fatta anche l’anno scorso o nei campionati precedenti. I contratti ti fanno essere dell’Inter, ma i risultati e le vittorie ti fanno entrare nella storia dell’Inter. La reazione dei tifosi dell’Inter al gesto di Mourinho è dettata da questo. Dopo i risultati ottenuti, l’amore infinito è una conseguenza e deve essere uno stimolo anche per noi. Ci vogliono risultati continuati e continuare a migliorare e dare più soddisfazioni al popolo interista”.

Contento che sia stato trovato l’accordo col Milan per lo stadio. Due società importanti che insieme possono dare un risultato ancor più di qualità. A me San Siro piace già come è adesso, tutti quelli che sono venuti che conosco, hanno detto tutti parole cariche di entusiasmo per la carica dello stadio e per tutti quei livelli che circondano lo stadio. Se due colossi come Inter e Milan si mettono d’accordo per metterci mano lo faranno migliore, devono far sentire i tifosi come se fosse nel salotto di casa loro. Metteranno qualità e innovazione tecnologica che farà stare tutti dentro al campo”. 

“Perisic si trova dentro tutti quei numeri che hanno fatto la classifica dell’Inter. Vediamo gol e assist come cosa fondamentale, ma non ci sarebbero senza altri numeri e altri comportamenti dove uno come Skriniar o Handanovic diventano fondamentali. Siamo contentissimi, con le sue galoppate riesce a portare un contributo e io lo metterei dentro la qualità della squadra”.

“Quando si fanno i nomi individuali si rischia di perdere di vista il lavoro di un Vecino o di un Gagliardini quando hanno giocato. Dalbert ha fatto bene e meriterebbe di più ma abbiamo appunto Asamoah nello stesso ruolo. Essendo una squadra di alta classifica abbiamo imparato che necessitiamo di un gruppo di calciatori forti. Se Lautaro e Icardi giocassero insieme costantemente probabilmente ci vorrebbero due Lautaro e due Icardi per il livello attuale e probabilmente il suo collega la prossima volta mi chiederebbe perché non giocano tutti e quattro. Siamo dentro una situazione pensata e organizzata. Poi ci sono momenti in cui bisognerà rifiatare, ma quelli a cui va fatto un plauso particolare sono quelli esclusi dalla Champions: Gagliardini, Dalbert e Joao Mario. A loro va dato il merito di essere professionisti con la P maiuscola. Un fatto è farti sentire in un contesto, un altro è quando sei da solo ad allenarti in palestra e lì viene fuori l’autostima e la qualità della persona di non concedere un centimetro alla situazione che vivi e ad abbassare il livello di autoconvinzione per mantenerti costantemente pronto con la testa. Gli altri hanno fatto tutti quello che devono fare”.

 

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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2018 14:28

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